Credo che sia necessario ridisegnare un altro progetto di Alto Adige/Südtirol: abbandonare l'idea revanscista di riunificazione con l'Austria o di creare uno Stato indipendente, ma creare una terra che sia veramente sentita e vissuta come la propria Patria per tutti coloro che - ladini tedeschi ed italiani - la abitano. Una terra in cui nessuno si senta ospite a casa propria, nè per via di uno Stato occupante, nè di una Provincia in cui governi solo il gruppo linguistico dominante. È antidemocratico e profondamente vergognoso che ci siano ancora dei partiti etnicamente "blindati" che non consentano a determinate persone di candidarsi solo per via dell'appartenenza etnica. Per non parlare dei posti direttivi nei ruoli dell'Amministrazione, in cui regna la logica della clientela, della politica e della madrelingua, anziché del merito. La "proporzionale" e le dichiarazioni forzate in Tribunale devono essere abolite. Crediamoci tutti insieme in una terra di libertà in cui ciascuno possa essere se stesso con i propri meriti e le proprie competenze e non solo "un italiano", un "tedesco" od un "ladino". Alto Adige terra plurilingue e di libertà, equità e senso di identità condiviso.
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