Il Governatore ha ricordato gli sviluppi dell'autonomia altoatesina e il programma di coalizione, sulla base dei quali i partiti al governo hanno dato vita alla Convenzione sull'Autonomia. La giurisprudenza della Corte Costituzionale è stata spesso problematica in relazione a tematiche specificatamente altoatesine, sia prima che dopo la riforma costituzionale del 2001 e l'introduzione della clausola di salvaguardia, ha evidenziato ancora il Presidente Kompatscher che, sulla questione dell'attuale riforma costituzionale in corso ha ribadito l'importanza del principio del consenso. “Lo Statuto di Autonomia non può essere modificato senza il consenso dell'Alto Adige. Solo se unita al consenso, la clausola di salvaguardia consente infatti alla Provincia di Bolzano-Alto Adige di lavorare attivamente a una rielaborazione dello Statuto di Autonomia. Questa è l'opportunità per la Convenzione dei 33”, ha sottolineato il Presidente della Provincia Kompatscher.
Il Governatore Kompatscher ha invitato quindi i componenti della Convenzione dei 33 a riflettere sul ruolo della Regione interrogandosi sull'effettiva necessità delle competenze legislative regionali quando le norme dettagliate siano approvate dai due Consigli Provinciali.
Da rivedere sarebbe anche il ruolo dell'Alto Adige all'interno dell'Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino. Il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) è stata una conquista difficile, un istituto giuridico nato sulla base del diritto UE.
Il Presidente della Provincia Kompatscher ha altresì rimarcato che l'Autonomia dell'Alto Adige è uno strumento a tutela dei gruppi etnici e destinato a difendere le minoranze linguistiche. “A giustificare, fungere da base e da obiettivo dell'Autonomia dell'Alto Adige è la tutela delle minoranze” ha ribadito nel suo intervento il Presidente della Provincia richiamando la garanzia dell'autonomia altoatesina sancita in termini di diritto internazionale nell'Accordo Gruber-De Gasperi firmato a Parigi.
Per concludere il Presidente Kompatscher ha riaffermato l'importanza dei risultati dei lavori della Convenzione dei 33, ma anche del Forum dei 100. “Tutti gli esiti sono un importante stimolo per la politica, sia in ordine alla definizione della realtà altoatesina che ai rapporti dell'Alto Adige con le zone limitrofe e l'Europa”. Kompatscher ha infine raccomandato alla Convenzione dei 33 di non forgiare le proposte in forma di articoli, invitando invece i componenti a sottoporre al Consiglio della Provincia di Bolzano suggerimenti concreti.
A seguire è nuovamente infiammato il dibattito dei componenti della Convenzione dei 33 sulle procedure di lavoro e le tematiche da affrontare. Al termine di un lungo e acceso confronto, i membri della Convenzione dei 33 si sono infine accordati di individuare cinque ambiti tematici sui quali discutere nelle prossime sedute: le possibilità dell'Autonomia, il futuro della Regione, il ruolo dell'Alto Adige nell'Unione Europea e nell'ambito dell'Euregio, l'autodeterminazione e la tutela delle minoranze.
Nella prossima seduta in programma, la Convenzione dei 33 sarà dunque chiamata a discutere in plenaria sulle “possibilità dell'Autonomia”. L'appuntamento è per il 2 luglio all'EURAC, con orario 09:00 – 12:30. La seduta sarà, come sempre, pubblica e verrà trasmessa in livestream su www.konvent.bz.it.