scuola in Alto Adige

Credo che il sistema scolastico sia la chiave di una convivenza proficua in Alto Adige.

Credo che debba essere mantenuta sia la scuola italiana che la scuola tedesca, ma mi piacerebbe molto che accanto a questi due sistemi di scuola si possa sviluppare, per gli utenti che lo desiderano anche un terzo tipo di scuola, quella bilingue.

Cioè è stato fatto in Spagna nei paesi baschi, usciti da una situazione di crisi ben più drammatica che in Alto Adige ed ora i Paesi Baschi spagnoli conoscono una fase di sviluppo senza  precedenti, anche per investimenti fatti (vedi Museo Guggenheim).

Non riterrei utili seguire l ' esempio della scuola catalana, dove in pratica si usa quasi esclusivamente il catalano, e dove la legge contiene solo la generica formulazione " al termini degli studi gli studenti debbono essere in grado di utilizzare pienamente il catalano e il castigliano" e dove tutte le decisioni sull' organizzazione della scuola sono demandate al livello amministrativo.

Non riterrei utile introdurre l 'attestato di bilinguismo obbligatorio per gli insegnati, fintanto che insegnano nela scuola della loro madrelingua.

Un  incentivo alla conoscenza dell' altra lingua è gia dato dalla corresponsione dell' indennità di bilinguismo.

Il requisito del bilinguismo nel pubblico impiego è del tutto giustificato dal fatto che i servizi debbono essere resi in maniera indifferenziata al pubblico che ha diritto di usare la lingua italiana o tedesca. Nella scuola questa esigenza non c'è, dato il sistema di scuole separate.

Lascerei aperta la possibilità di insegnare nelle scuole in provincia per italiani residenti a sud di Salorno e a madrelingua tedeschi austriaci o germanici.

Il mondo non finisce nè a Salorno nè al Brennero.

Riterrei più importante per gli insegnanti, data la delicatezza delle questioni legate alla convivenza dei diversi gruppi linguistici, una   buona conoscenza della storia e della struttura sociale del territorio.

Dorothea Gasser

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Commenti

Ritratto di Martin Senoner
Sono pienamente d'accordo a parte che si parla di scuola trilingue (includendo l'ingles fin' dalla prima elementare)
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Certo, senza l ' inglese ormai non si apre neppure una scatola di sardine, per non parlare di usare un computer o prendere un aereo. Ma è un problema comune a tutta Italia, per non parlare del resto del mondo. Volevo concentrare il mio intervento sul modello di scuola in Alto Adige, la scelta fra scuola unica bilingue e scuola tedesca, italiana e bilingue a scelta dei genitori. Mettere in discussione il diritto alla scuola di lingua tedesca per chi questo desidera è un tradimento di tutti gli accordi presi anche in sede internazionale. Però anche atri modelli debbono essere possibili (e sono già realtà per effetto dell' autonomia scolastica).
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Come ho già espresso nel mio contributo, penso che si dovrebbe già partire dalle scuole materne con le due lingue, senza limite alcuno. Poi si può iniziare con la terza lingua. E sono convinto che lentamente le zone limitrofe alla nostra comincerebbero a fare altrettanto.
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Ich glaube, dass es an der Zeit ist; den Eltern die Entscheidung zu überlassen, wie die Schule für ihre Kinder sein soll. Eltern sollen das Recht bekommen sich zusammen zu schließen, Lehrer zu suchen die ihre Auffassung von Schule teilen und schon kann der Unterricht stattfinden. Die öffentliche Hand organisiert die Finanzierung. Muss ich übersetzen?
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Ritratto di clelia bulanti
Sono d'accordo, l'idea è implementare il modello scolastico più libero possibile, scuola tedesca, scuola italiana e per chi lo desidera scuola bilingue. Ovviamente ovunque deve essere inserito l'inglese. Questo lascerebbe ampia possibilità di scelta ai genitori e la possibilità di optare per il modello che si ritiene più adatto ai propri figli. Importante secondo me, lasciare spazio agli insegnanti di fuori provincia, nel limite della lingua, in modo che le scuole siano aperte a nuovi apporti. Però, e parlo per esperienza, questi insegnanti dovrebbero frequentare un aggiornamento obbligatorio sull'Alto Adige- Südtirol, in modo da essere coscienti della realtà in cui operano. Tutto a partire dalla scuola materna.
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Attualmente pensionata, precedentemente funzionario pubblico INAIL, 39 anni di servizio, esperienza sindacale e politica.
Attualmente studente alla LUB nel programma Studium Generale e volontaria per la Provincia nel progetto" Ich gebe mein Deutsch weiter".