Io sono del parere che la STORIA, nonostante gli euroscettici, e loro malgrado, spinga i popoli e le nazioni europee nella direzione di evolversi in “STATI UNITI D’EUROPA”, inevitabilmente, se non vogliamo che sparisca l’odierno concetto d’Europa e che con esso decadiamo tutti fino a sparire. Non importa in quanto tempo.
Questo processo portato avanti dalla storia stessa noi possiamo rallentarlo o accelerarlo, ma certo non possiamo impedirlo.
È ora di agire o la Storia seguirà il suo percorso e si compirà il decadimento dell’ Europa odierna e perfino la sua sparizione.
Alla formazione degli Stati Uniti d’ Europa non c’è alternativa, al di fuori della nostra comune rovina.
È vero che i popoli europei parlano lingue diverse e differenti e che da noi non è così come negli Stati Uniti d’ America, dove è parlata una sola lingua, che è anche insieme la più importane e la più diffusa al mondo.
È vero anche che le nazioni e i popoli europei hanno alle loro spalle una Storia e un passato di innumerevoli e interminabili guerre tra loro, le quali hanno trasmesso una eredità di reciproci risentimenti e che guerre e rancori furono mossi, sostenuti e attizzati, non solo, ma pure e soprattutto da Chiese e Religioni.
È anche vero che esistono notevoli e varie differenze economiche tra i singoli Paesi europei e perfino entro gli stessi Paesi e perfino tra i Länder dell’ ex D.D.R. e i Länder dell’ Ovest della Germania, “Ossis” e “ Wessis”, dopo la caduta del muro di Berlino, soprattutto dopo l’ entrata dei Paesi dell’ ex Patto di Varsavia e degli Stati Balcanici nell’ E.U.
A mio parere il principio STATI UNITI D’ EUROPA, Casa Comune è vitale per noi e per l’Europa, come pure vitale è che l’ identità di ciascuno stato membro venga riconosciuta e rispettata, che il pluralismo e non l’ uniformità, che la parità di diritti e la libertà di pensiero siano riconosciuti nella Costituzione, senza rischio della libertà e della vita.
Ciò vuol dire che la democrazia, l’ economia di mercato e tutti i diritti contenuti nella DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’ UOMO devono essere rispettati.
Poiché nei Paesi dell’ Est europeo tutto ciò è mancato, ciò li ha portati alla catastrofe e allo sfacelo
Il potere assoluto del loro immutevole sistema di governo è internamente marcito e si è disfatto, così è crollato e si è disciolto. L’ Europa deve diventare la “Casa Comune” delle popolazioni europee, una casa che nella comune cultura europea e nella comune coscienza dei cittadini europei ha le sue fondamenta.
Naturalmente anche la scuola deve fare la sua parte: nel contribuire ad abbattere i pregiudizi, nell’ attualizzazione dell’ insegnamento, nell’ aiutare a sviluppare una mentalità critica e razionale e aiutare a cercare e riconoscere i collegamenti fra gli avvenimenti e i fenomeni del passato e del presente.
Si deve tentare di stimolare la sete di sapere, di conoscenza e l’ abbattimento delle barriere linguistiche.
La già grave disoccupazione di massa diventerà, per la sempre più diffusa digitalizzazione, globalizzazione e la innovazione tecnologica, più acuta e più grave se già ora non ci si pensa in anticipo e non si previene con adeguate misure.
L’ Europa a me sembra essere a un bivio: o si evolve a Stati Uniti d’ Europa, oppure si autocondanna a una marcia verso il “futuro perduto”.
L’ Italia stessa farebbe bene a porre la base indispensabile per il suo futuro se concedesse a ciascuna delle 20 Regioni la medesima autonomia speciale concessa a Trentino AltoAdige / Südtirol, e si evolvesse in una moderna Repubblica Federale d’ Italia.
Forse con gli Stati Uniti d’ Europa anche piccoli Paesi potrebbero avere più e migliori possibilità di ottenere l’ autodeterminazione e allora anche l’ Alto Adige/Südtirol potrebbe diventare la “ seconda REPUBBLICA SANMARINO”, naturalmente senza alcun privilegio per alcuno,ma con tutti i cittadini sia di madrelingua italiana , sia di madrelingua tedesca ,sia di madrelingua ladina, tutti con pari diritti e dignità.
Egidio V. Salerno .
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